Continuiamo con ALEXANDER LANGER la presentazione di personaggi che hanno dimostrato, durante la loro vita, un grande impegno per l’ambiente e la convivenza costruttiva.
ALEX LANGER fu una PERSONALITA’ assolutamente poliedrica.
E’ stato ambientalista, saggista, giornalista, politico e pacifista, ma soprattutto uomo che amava bandire ogni forma di violenza, uomo di frontiera senza frontiere, costruttore di ponti tra le etnie e i Paesi, studioso dei rapporti tra il Nord e il Sud del mondo e dei Paesi dell’Europa dell’Est con i relativi problemi di convivenza.
A 28 anni dalla sua scomparsa, che cade in questi giorni, si sente ancora la nostalgia e il vuoto della sua assenza e si ricordano le sue opere e i suoi scritti.
Nasce a VIPITENO, TERRA DI FRONTIERA, dove le differenze etniche, allora, causavano attentati autonomisti e così i suoi genitori, per tutelare il suo futuro, lo iscrissero all’asilo italiano, perché imparasse bene la lingua.
In lui confluivano radici tedesche ed ebree, da parte del padre viennese, e italiane da parte della madre.
Questo INTRECCIO sarà per tutta la sua vita un impegno a costruire PONTI tra le etnie e i popoli e per la convivenza inter-etnica.
Dal 1964 al 1967 studiò Giurisprudenza a Firenze dove incontrò anche la moglie Valeria e divenne amico del Sindaco Giorgio La Pira, che era suo professore, di Padre Ernesto Balducci, e di Don Lorenzo Milani e la sua Scuola di Barbiana.
Dopo questa IMMERSIONE, a fianco di PERSONAGGI CARISMATICI, torna a Bolzano e fonda il gruppo italo-tedesco “Il Ponte/Die Bruecke”.
Dal 1978 al 1981 fu Consigliere Provinciale a Bolzano con la Lista Neue Linke/Nuova Sinistra e rieletto nel 1983 con un programma centrato sulla convivenza etnica.
Nel 1989 fu eletto al Parlamento Europeo nelle liste dei Verdi.
Nel 1991 fece parte degli Osservatori internazionali nelle prime elezioni libere in Albania.
Nel 1992 partecipò all’Organizzazione della Conferenza Mondiale sull’Ambiente a Rio de Janeiro.
Nel 1994 fu rieletto al Parlamento Europeo e divenne Presidente del Gruppo dei Verdi e si interesso’ alla questione dei Balcani e dell’ex Jugoslavia.
Si tolse la vita al Pian dei Giullari, presso Firenze, nell’anniversario della morte del padre, il 3 Luglio 1995, all’età di 49 anni.
Probabilmente le ragioni del suo gesto sono da ricercare nelle parole che lui stesso aveva usato per scrivere il necrologio della sua amica attivista verde Petra Kelly.
“Forse è TROPPO ARDUO ESSERE INDIVIDUALMENTE DEI PORTATORI DI SPERANZA: troppe le attese che ci si sente addosso, troppe le inadempienze e le delusioni che inevitabilmente si accumulano, troppe le invidie e le gelosie di cui si diventa oggetto, troppo grande il carico di amore per l’umanità e di amori umani che si intrecciano e non si risolvono, troppa la distanza tra ciò che si proclama e ciò che si riesce a compiere. Addio, Petra Kelly.”🩵
Al suo funerale un suo caro amico ha detto “Se avessi di fronte a me un uditorio di ragazze e ragazzi, non esiterei a mostrar loro com’è stata invidiabilmente ricca di viaggi, di incontri, di conoscenze, di imprese, di lingue parlate e ascoltate, di amore la vita di Alexander.
Che stampino pure il suo viso serio e gentile sulle loro magliette.
Che vadano incontro agli altri con il suo PASSO LEGGERO e voglia il cielo che non perdano la SPERANZA.”
Libri per approfondire il suo pensiero.
“Il viaggiatore leggero. Scritti (1961-1995)” – Alex Langer – Sellerio Editore
“Quei ponti sulla Drina: idee per un’europa di pace” – Alex Langer – Infinito Edizioni
“La scelta della convivenza” – Alex Langer – Edizioni E/O
“Una vita più semplice” Biografia e parole di Alex Langer” – Ed. Terre di Mezzo – Editore Altreconomia
#fondazionealexlanger#portatoridisperanza#costruttoridiponti#convivenzacostruttiva