Caro Giovanni,
ci hai appena lasciato e già ci manchi, tu uomo del dialogo e magnifico tessitore di mille progetti, profondo conoscitore della vita, con la tua profondità teologica, culturale e umana ci fai sentire soli.
Chi ci solleciterà, d’ora in poi, a essere presenti, partecipi, coinvolgenti, come facevi sempre tu sui temi a te cari : giustizia, pace, povertà e ultimi, difesa dei lavoratori, accoglienza, ambiente, associazionismo. volontariato e poi la tua amata Venezia.
I tuoi cari e gli amici ,che hanno riempito in modo strabocchevole la Chiesa, per venirti a salutare, hanno sancito quanto eri importante per ciascuno di noi.
Il tuo rapporto personale e affettuoso con ognuno, faceva sentire speciale ogni tuo interlocutore.
Tu con grande cortesia, chiedevi a tutti coinvolgimento e partecipazione , esibendo quel magnifico carisma “del dialogo” che ti apparteneva e credo che raramente tu abbia ricevuto dei dinieghi nella collaborazione richiesta.
Avevi senz’altro ragione, troppe volte ognuno di noi si ferma, rallenta, si crea degli alibi per non agire o lo fa con superficialità.
Spesso dimentichiamo che una persona viene ricordata se le sue opere continuano, altrimenti il ricordo è solo retorica e ideologia.
Grazie Giovanni, per quanto ci hai insegnato e lasciato, per le sfide che hai sempre voluto combattere, cercheremo di raccogliere il tuo testimone e il tuo coraggio per continuare la tua splendida opera.
A presto.
Chi era Giovanni Benzoni. (4.4.1945 – 28.5.2024)
Di origine Bellunese arrivò a dieci anni a Venezia con la famiglia e non ha più lasciato la laguna. E’ stato genitore, insegnante, politico, giornalista, organizzatore di eventi.
Ha presieduto gli Universitari Cattolici (FUCI), – Nazionali – con la sua amata moglie Mirella, negli anni 1968-1970, ha diretto la Casa dell’Ospitalità di Mestre per i senza tetto e i meno fortunati
Ha collaborato con tanti giornali : Avvenire, Unità, Manifesto, Gente Veneta, Avvenimenti, Servitium, Esodo, Il Tetto, e fu Direttore dei Quaderni di Sant’Erasmo.
Con lo storico Wladimiro Dorigo, ha dato vita alla Casa Editrice “Arsenale Cooperativa. “
Ha organizzato, per più anni, il Salone dell’Editoria di Pace.
Il suo impegno politico, sulla scia dei più grandi cattolici democratici, gli ha fatto servire la città come Consigliere Comunale e come Assessore al Decentramento, e alla Protezione Civile, sempre con la sua grande capacità di ascolto e di risposta.
Ha scritto molti libri sulla città di Venezia che tanto amava, pensando sempre al bene di tutti, al suo rinnovamento e alle prospettive future della città.