Prima i giovani e gli studenti, andavano tutti a Londra o a Berlino a cercare fortuna.Oggi la nuova meta è la Capitale Danese, nello ” STATO PIU’ FELICE DEL MONDO”, come dicono gli abitanti di questo Paese.Per quanti vi risiedono la vita risulta tranquilla, il tempo di lavoro e riposo ben assortito, le persone rispettano le regole, i servizi vengono erogati senza problemi, l’attenzione per l’ambiente è ottima, alta la soddisfazione di vita e di sicurezza.Come avevamo già visto in un nostro articolo di settembre 2020, secondo il World Happiness Report 2020 delle Nazioni Unite, la Danimarca si è piazzata seconda nella classifica Mondiale dei Paesi più Felici, alle spalle della Finlandia, l’Italia è solo trentesima.Copenhagen, proprio per questi motivi, ha aperto il primo Museo al Mondo dedicato alla Felicità per imparare a vivere meglio.Il Paese, inoltre, per fornire le migliori condizioni di vita ai propri abitanti, ha messo da sempre, i temi ambientali al centro della propria politica.Ad esempio ha già deciso, che entro metà secolo, abbandonerà l’estrazione “dell’oro nero”.La Danimarca estrae petrolio fin dai primi anni settanta. Nel 2019 ha prodotto con le sue 55 piattaforme estrattive del mare del Nord 103.000 barili di petrolio al giorno, (quasi gli stessi, ad esempio, prodotti in Val d’Agri in Basilicata), diventando il secondo produttore dell’UE dopo il Regno Unito.IL Paese rinuncerà così a un miliardo di euro l’anno, finora investito in welfare e riduzione del debito pubblico.Per pianificare questa scelta la Società di Stato dell’Energia Danese si è riconvertita, diventando uno dei più grandi produttori mondiali di eolico offshore, producendo quasi la metà dell’elettricità del Paese.Sono scelte concrete da compiere, evitando di continuare nell’estrazione di combustibili inquinanti.Serve una vera e propria regia, che deve essere preparata e presa al più presto dal maggior numero di Paesi.

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