Fare rigenerazione urbana, significa anche inserire degli strumenti e delle novità nel nostro modo di vivere, in poche parole, cambiare STILI DI VITA.
Ecco quindi una una novità per noi europei : la Biblioteca delle cose .
Le librerie delle cose, nate negli Usa, sono sbarcate anche in Europa.
L’idea alla base del progetto è quella di promuovere la CULTURA DELLA CONDIVISIONE, perché la cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché DIMINUIRE diventa PIU’ GRANDE e favorisce l’esercizio della FIDUCIA.
La condivisione fa sì che ogni oggetto venga utilizzato a pieno, e questo significa, anche, risparmio economico.
Dal punto di vista ecologico, se acquisto solo ciò di cui ho davvero necessità, evito di produrre inquinamento dovuto allo smaltimento, oltre che allungarne la vita.
L’esperienza della “Biblioteca delle Cose” nata negli Usa, durante la seconda guerra mondiale, sull’onda ” della sharing economy”, è passata in Canada e adesso anche in Europa.
Il Network LEILA, oggi è attivo in città come Londra, Berlino, Lipsia, Praga e BOLOGNA, unica esperienza italiana.
Vi si trovano trapani, avvitatori, tende da campeggio, videoproiettori e molte altre cose.
Si possono affittare, invece di comprarle, come si faceva con i DVD, per evitare sprechi.
A Londra, dall’apertura nel 2018, sono stati circa duemila i mutuatari che hanno risparmiato circa 40.000 sterline ed evitato di mandare in discarica 16 tonnellate di rifiuti.
La quota associativa di una sterlina, include anche corsi di riparazione e bricolage.
Ci sembra un bell’esempio da seguire e diffondere perché il futuro deve diventare condivisione.
Per info : www.leila-bologna.it oppure www.libraryofthings.co.uk
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