Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Industrial Ecology, gli uomini hanno un’impronta ambientale maggiore del 16% rispetto alle donne, eppure sono le donne a subire le conseguenze più nefaste del clima che cambia
Basti pensare alle migrazioni forzate indotte dall’aumento dei fenomeni climatici estremi (l”80% delle persone sfollate a causa del cambiamento climatico è costituito da donne), all’aumento della povertà, delle violenze sessuali e delle malattie.
In molti Paesi, ancora oggi, le donne non hanno accesso al credito, alla proprietà, anche se come dicono le stime Fao, in Africa, contribuiscono al lavoro agricolo e alla pesca, in percentuali sempre maggiori.
Inoltre la siccità, le inondazioni, gli uragani e le alluvioni, che si verificano con frequenza e un’intensità mai vista nella storia del clima, stanno trasformando la geografia del pianeta, rendendo inabitabili numerosi territori.
Su un Pianeta che sta bruciando, per fortuna le donne offrono già un valore aggiunto per realizzare politiche di contrasto al cambiamento climatico, ottenendo, sempre più, accesso al controllo delle risorse e maggior ruolo nei processi decisionali.
Sono impegnate, in ogni campo della ricerca, per trovare soluzioni climatiche, leggi ambientali, politiche climatiche più efficaci svolgendo un ruolo indispensabile per la salvezza della Terra.
Grazie, quindi a tutte le donne, per aver fatto diventare un loro impegno quotidiano per l’Ambiente l’8 Marzo.