A sorpresa, su altri 318 candidati, il Premio Nobel per la Pace 2020 è andato al World Food Programme (Wfp), Agenzia dell’Onu che sfama i poveri del mondo, con sede a Roma.Ricordiamo che una persona su 9 nel mondo non mangia a sufficienza; ogni anno vengono distribuiti 15 miliardi di razioni alimentari, con l’obiettivo di raggiungere la sicurezza alimentare entro il 2030, anche se la meta sembra ancora lontana.Queste le motivazioni del Premio :”Per i suoi sforzi nel combattere la fame, per il suo contributo almiglioramento delle condizioni per la pace nelle aree colpite daconflitti e per aver agito come forza trainante in sforzi perprevenire l’uso della fame come arma di guerra e conflitto.””La pandemia da coronavirus ha contribuito ad un forte aumento del numero di vittime della fame nel mondo.In Paesi come lo Yemen, la Repubblica Democratica del Congo, laNigeria, il Sud Sudan e il Burkina Faso, la combinazione di conflittoviolento e pandemia ha portato a un drammatico aumento del numero di persone che vivono sull’orlo della fame.Di fronte alla pandemia, il Programma Alimentare Mondiale hadimostrato un’impressionante capacità di intensificare i proprisforzi, meritando il Premio di quest’anno.”Per info : it.wfp.org