I Campionati del Mondo di Calcio, che si svolgeranno dal 20 Novembre al 18 Dicembre 2022, in Qatar, attireranno, per le prossime settimane, l’attenzione di tutto il mondo calcistico e non, con milioni di spettatori incollati agli schermi e con enormi guadagni pubblicitari.

Sono stati voluti fortemente dalla famiglia dinastica Al Thani, che regge il Paese con una monarchia assoluta, e sono stati preparati senza badare a spese con stadi e alberghi avveniristici, pensati solo per stupire il mondo e fare una grande pubblicità globale al Qatar e ai suoi regnanti.

Per la prima volta si disputano durante la stagione invernale, perché il Paese ospitante, il Qatar, è il meno adatto del Pianeta per accogliere un Campionato del Mondo, in estate.

Il calcio si gioca di solito in stadi all’aperto, con migliaia di spettatori, era quindi impensabile farlo durante il periodo estivo, in un Paese desertico con temperature altissime.

Ma guardiamo il ROVESCIO DELLA MEDAGLIA, che molte volte sfugge davanti all’euforia degli eventi.

Due sono i danni più gravi che appaiono subito : quello del costo AMBIENTALE e quello del costo UMANO.

Ben sei degli otto stadi sono stati costruiti ad hoc e dopo l’evento non serviranno più a nessuno, non essendoci nessuna tradizione calcistica nel Paese ospitante.

La logica che si è applicata per quanto riguarda il problema AMBIENTALE e’ quella dello spreco e del consumo del suolo in modo ecologicamente assurdo. Sono state costruite delle cattedrali nel Deserto, col cemento, l’asfalto e la plastica, distruggendo tutto ciò che è vivo.

Per quanto riguarda il problema UMANO, la cosa è ancora più grave. Nei cantieri per la costruzione degli stadi e delle infrastrutture vi hanno lavorato circa due milioni di lavoratori stranieri, vissuti nelle condizioni più spaventose, quasi simili alla schiavitù.

Per Amnesty International sono stati 15.021 i lavoratori stranieri di ogni età ed occupazione DECEDUTI in Qatar dal 2010 al 2019, la maggior parte delle morti ufficialmente “rimane senza spiegazione”. (Sono imputabili principalmente al caldo insopportabile e allo sfruttamento estremo).

Le organizzazioni dei diritti umani hanno chiesto alla FIFA (la Federazione Internazionale del Gioco Calcio), ” di porre rimedio ai gravi abusi sui migranti (sfruttati durante i lavori di costruzione) anche attraverso un risarcimento finanziario, prima dell’inizio del torneo.”

La domanda che corre immediata, serviva far tutto questo per dare soddisfazione alla famiglia dinastica Al-Thani ?

Come mai tutti hanno accettato tacitamente ?

….. Per fortuna la squadra italiana non sarà presente, perchè non si è qualificata.

Anche se resta una magra consolazione……!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *