Si svolgerà in Egitto, a Sharm el-Sheikn la COP27 – Climate Change Conference – ( CONFERENZA ANNUALE DELLE NAZIONI UNITE SUL CLIMA ),dove si riuniranno i leader mondiali, in un clima ben diverso dalle ultime edizioni.

Infatti, per la sicurezza, si prevede la necessità di adottare una vera e propria militarizzazione e blindatura della Conferenza, non incoraggiando certamente né un dialogo sereno e costruttivo, né la partecipazione esterna.

Purtroppo i problemi aperti sono moltissimi e tutti ancora sul tappeto. Prima di tutto il riscaldamento globale, sarà ancora possibile limitarlo ? Ogni decimo di grado conta.

Si riusciranno a tagliare i combustibili fossili, per far sì che la temperatura media della superficie terrestre non aumenti più di 1,5 C. rispetto ai livelli pre-industriali ?

Poi le minacce al sistema alimentare globale, la siccità, le inondazioni e il declino della biodiversità, l’urgenza della ristrutturazione degli alloggi, la riduzione della CO2, in particolare quelle delle auto, puntando a un miglior trasporto pubblico, la tassazione dei profitti delle compagnie del settore energetico.

Come si comporteranno i delegati ?

Sapranno “agire per il clima”, e ” Porre fine alla nostra guerra suicida contro la natura”, come ha affermato da Antonio Guterres, Segretario Generale dell’Onu, vista la massima urgenza dei temi in campo?

Staremo a vedere gli esiti.

Per info: www.consilium.europa.eu...

www.ufmsecretariat.org

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