Il Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc), in un recente studio, ha affermato che non esiste la possibilità’ di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi senza invertire i ritmi della deforestazione entro il 2030.
Anzi fino al 2050 dovremmo aumentare le aree boschive di 34 milioni di ettari.
Ma quali sono le aree boschive più’ grandi da incrementare ?
Ne possiamo identificare cinque :
Amazzonia – la foresta pluviale amazzonica che occupa quasi tutto il Brasile, ma si estende, anche in Colombia e Perù’.
Congo – la foresta equatoriale del bacino del fiume Congo che interessa sei Paesi dell’Africa Centrale.
Nuova Guinea – i tre quarti della superficie della Nuova Guinea sono coperti da foresta pluviale, ricchissima di flora e fauna.
Nordamerica – una delle maggiori aree boschive al mondo e’ la foresta boreale che va dal Canada fino all’Alaska.
Taiga – e’ la più’ vasta con le foreste di conifere delle regioni fredde dell’estremo nord dell’ Eurasia, tra la Scandinavia e la Russia.
Se pensiamo che negli ultimi 60 anni ne abbiamo distrutto globalmente 437 milioni di ettari, facendo diminuire di oltre il 60% la superficie di foreste per ogni abitante, passando da 1,4 ettari pro capite nel 1960 ad appena lo 0,5% nel 2019, è quanto mai importante contribuire tutti per invertire questo andamento.
Se siete interessati a questo argomento, vi consigliamo di leggere il testo :
” Sempre verdi. Salvare le grandi foreste per salvare il Pianeta – Einaudi Editore – autori John W. Reid e Thomas E. Lovejoy “