Sforziamoci e proviamo per una volta ad entrare nei panni di un africano.Quale realtà di vita e ambientale si vive nel Sud del Mondo ?Ci porta in questo viaggio Vanessa Nakate, l’attivista ugandese di Kampala Capitale dello Stato, simbolo dell’Africa ambientalista, che chiede quotidianamente “giustizia climatica per tutti ” in tutte le occasioni.Per Vanessa la lotta al cambiamento climatico è una questione anche razziale.Ripete spesso che gli africani sono responsabili solo del 3% delle emissioni globali di CO2, ma ne subiscono molto di più le conseguenze.La popolazione africana fugge dalla guerra, dalla siccità, dai disastri ambientali, dalla fame.Ci sono aree del Paese in cui la quota di popolazione a rischio alimentare può raggiungere i picchi vicini all’80%.Quando non hai cibo per il tuo bambino fai di tutto per garantirglielo.E’ da questa disperazione che nasce la migrazione, che all’80-90% resta interna all’Africa, tra Paesi o fra zone dello stessa Regione L’impatto della siccità può essere drammatico perché determina poi la carestia e quindi l’aggravamento della malnutrizioneAbbiamo subito invasioni di locuste del deserto, trecentomila persone sono state colpite da inondazioni e frane perdendo, in molti casi, le proprie abitazioni e coltivazioni.La gente muore i bambini abbandonano la scuola, le aziende agricole sono distrutte. E’ un disastro che avviene ogni giorno.Emergenze che si aggiungono alla siccità cronica di alcune zone, ai cicloni che colpiscono gli Stati meridionali.Non si può avere giustizia climatica senza giustizia razziale.Non è giustizia se non include tutti.Tra le sue battaglie ricordiamo la campagna per la riforestazione del Congo, quella contro l’inquinamento atmosferico a Kampala, contro l’innalzamento delle acque nel Lago Vittoria e contro i finanziamenti alle Compagnie petrolifere del carbone.Si può seguirla sul profilo Instagram “One Million Activist Stories .Certamente l’Africa ha molto da insegnarci, soprattutto ci dice che il lamento serve poco, ciò che fa la differenza è passare ” dal lamento al rammendo “.E trovare nuove strade per dare valore a quanto ci sembrava perduto.

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