Cominciano le vacanze e sempre più le città d’arte, vengono assalite da orde di turisti pronti a tutto, pur di “conquistare gli spazi cittadini”, senza tener conto degli abitanti, degli usi e dei costumi locali.
Nel frattempo i cittadini cercano in tutti i modi, di non cedere spazi al turismo spesso cafone, per preservare l’abitabilità della loro città.
La cronaca ha registrato, qualche giorno fa, le manifestazioni che si sono tenute a Barcellona e in altre città spagnole promosse da residenti che sono ricorsi “simbolicamente” alle “PISTOLE AD ACQUA” contro l’eccesso di turismo.
Questo fenomeno si chiama Overtourism e comporta oltre ai disagi, in molti casi l’aumento del costo delle case che vengono utilizzate come alloggi turistici.
Ma per fortuna ci sono anche ESEMPI POSITIVI, che ci sembra sia utile considerare e mettere in evidenza.
Ad esempio, COPENHAGEN offrirà piccoli premi 
per i turisti che si comporteranno in modo civile ed ecologico.
Un nuovo programma, pensato dall’Amministrazione, ricompenserà con corsi, pasti gratis, ingressi gratuiti nei musei, chi raccoglierà i rifiuti, si sposterà in bicicletta per la città, riducendo il proprio impatto sull’ambiente.
Questo programma pilota chiamato ” COPEN PAY”, creato dall’Ufficio del Turismo della città Wonderful Copenhagen, tende a trasformare il turismo da un peso per l’ambiente a una forza di cambiamento positivo.
Anche se la Capitale Danese, non è come Parigi e Barcellona dove sono stati imposti divieti o limitazioni sugli affitti brevi, ne’ come Venezia che ha introdotto biglietti a pagamento per l’ingresso, quando i turisti aumentano bisogna pensare a salvaguardare l’ambiente e le abitudini di vita, prima che sia troppo tardi.
Ricordiamo che Copenhagen è una delle metropoli più attente alla sostenibilità, con spostamenti per lo più in bici dei suoi abitanti e con la maggior parte degli hotel e dei ristoranti con una certificazione ecologica,
Con questi incentivi offerti ai turisti l’Amministrazione spera che i visitatori si sentano ispirati a fare scelte più consapevoli sulle azioni ecologiche, sia quando sono ospiti, sia quando tornano a casa, e che altre destinazioni turistiche creino programmi simili.
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