Prendiamo a prestito lo slogan utilizzato in occasione della Giornata Mondiale della Terra 2023, da quattro scuole di Parma, per fare il punto sulla situazione della nostra Regione Veneto, in ordine all’ambiente ed invitare ciascuno a sentirsi coinvolto in modo ATTIVO.

Anche il nuovo articolo nove della Costituzione Italiana ci spinge in questo senso e recita così : “La Repubblica… tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.”

Abbiamo pensato che “LA GIORNATA DELLA TERRA”, fosse la data migliore per prendere coscienza, e riepilogare i problemi che assillano, pure, il nostro territorio.

Di molti di questi vi abbiamo parlato, molte volte, ma in questo articolo elenchiamo e riepiloghiamo brevemente i più urgenti da affrontare.

Ci sembra il modo più adatto di non celebrare solo in modo accademico, ma di ricordare quanto è indispensabile avviare il cambiamento, progettando nuove soluzioni e attuando nuove politiche.

🔵VENEZIA

L’ Istituto di ricerca IPCC legato all’ONU, ha calcolato che con questo ritmo di emissioni gassose e l’aumento costante della temperatura, il livello del Mediterraneo si alzerà tra i 60 e gli 80 cm entro il 2100. Venezia sarà perennemente sott’acqua e il MOSE risulterà inutile.

🟣CONSUMO DEL SUOLO E IL DISSESTO IDROGEOLOGICO

Il Veneto ha uno dei record nazionali di Consumo del Suolo, bisogna assolutamente dire stop all’urbanistica espansiva e passare alla rigenerazione urbana e del territorio.

🟠PFAS

E’ stato modificato, anche, l’articolo 41 della Costituzione, in cui ora c’e’ scritto che l’attività economica non può svolgersi in CONTRASTO con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla SALUTE e all’AMBIENTE, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

I Pfas sono sostanze perfluoroalchiliche ovvero composti chimici utilizzati, in campo industriale, per la loro capacità di rendere i prodotti impermeabili all’acqua e ai grassi, come ad esempio il rivestimento delle pentole antiaderenti o come i tessuti tecnici in Gore-tex.

Sono, però causa del più grande inquinamento d’Europa..

Una fabbrica “di questi VELENI” la MITENI era nella nostra Regione a Trissino (Vi). Sono state avviate, ma vanno completate al più presto le bonifiche della fabbrica, la messa in sicurezza degli impianti e della falda acquifera, la bonifica dei terreni, il potenziamento dei sistemi di depurazione e filtraggio, il monitoraggio sugli alimenti, la sorveglianza sanitaria della popolazione e approvata la legge sulle emissioni zero.

🟡L’USO INTENSIVO DI PESTICIDI E FERTILIZZANTI

Va fermato al più presto, soprattutto nelle zone di produzione del prosecco.

Secondo i dati raccolti dall’inviato dell’Onu nella nostra Regione, il Veneto è uno dei più grandi consumatori di pesticidi per ettaro, usando l’equivalente di un metro cubo di pesticidi per abitante per anno, tanto da inserire il Veneto nella lista Onu delle grandi emergenze ambientali.

🟤LA LENTEZZA NELLE OPERAZIONI DI BONIFICA E RIQUALIFICAZIONE A PORTO MARGHERA

Fa continuare la manifestazione di casi di cancro e altre malattie gravi nell’hinterland veneziano. Se non bastasse c’è il possibile avvio di nuovo impianto per i fanghi dell’Eni Rewind e di un inceneritore a Fusina, che contribuiranno ad aumentare l’inquinamento.

🔵QUALITA’ DELL’ARIA FUORI CONTROLLO

Le polveri sottili soffocano il Bacino Padano, tanto da ricevere salate multe in arrivo dall’Europa sugli sforamenti creati dallo smog rispetto ai parametri consentiti.

🟢MOBILITA’ SOSTENIBILE

Va attuata la sostituzione del traffico di auto con treni che collegano tutti i centri regionali , in modo ecologico ed efficiente, attraverso la realizzazione di un metro veneto (SFMR) sempre auspicato, ma mai realizzato.

Come vedete la lista è molto lunga e comprende anche molti altri problemi come quelli DELLA SICCITA’, DEL CUNEO SALINO, DELLA MANCANZA D’ACQUA, DELL’AGRICOLTURA, DELLE TRIVELLE, DELLA DESALINIZZAZIONE, DELLA CRISI ENERGETICA,DELL’EROSIONE DELLE COSTE.

🟩I temi da affrontare sono molti, serve dar vita al più presto, a una CABINA DI REGIA ,che armonizzi i programmi e gli interventi dei singoli Assessorati.

Potrebbe essere 🌍 UN’ ASSESSORATO ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA 🌍 che faccia da capofila, puntando a creare una legge all’adattamento climatico, con relativo piano regionale, un piano per l’energia e per l’aria, per i rifiuti, e per l’economia circolare.

Purtroppo LA CRISI CLIMATICA è provata e inequivocabile, è causata in maggior parte dai COMBUSTIBILI FOSSILI, LE POLITICHE attuali sono assolutamente INSUFFICIENTI, è quindi necessaria una SVOLTA DRASTICA, che richiede l’impegno proprio di TUTTI.

TUTTI devono far sentire FORTE la loro VOCE, in ogni modo possibile e non restare a fare le talpe!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *