L’Assemblea ha approfondito anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), un cambiamento molto radicale che tocca sia il pubblico che il privato, gli aspetti economici, sociali, culturali e politici.Alcuni numeri per comprendere l’entità dello sforzo :Totale fondi Next Generation Eu destinati all’Italia per 204,5 miliardi di euro, più 30,6 miliardi di euro previsti dal Piano Nazionale per gli Investimenti – con un fondo complementare, per un Totale Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr) di 235,1 miliardi di euro.Sei le destinazioni :Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura per 49,86 miliardi di euro, Rivoluzione verde e transizione ecologica per 69,94 miliardi di euro,Infrastrutture per la mobilità sostenibile 31,46 miliardi di euro, Istruzione e ricerca 33,81 miliardi di euro,Inclusione e Coesione 29,83 miliardi di euro,Salute 20,23 miliardi di euro.(Dati fonte Governo Italiano – Presidenza Consiglio dei Ministri.)In pillole, cosa prevede il Piano (PNRR) :PRIMO grande obiettivo è quello di RIDURRE del 55% le emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e ARRIVARE ALLA DECARBONIZZAZIONE completa entro il 2050. Considerando che dobbiamo installare fino a 70 gigawatt di energie rinnovabili nei prossimi 10 anni e adesso ne facciamo solo 0,8 all’anno invece dei sei previsti, il cammino da compiere è ancora lungo.SECONDO grande obiettivo è arrivare a una manifattura e a una mobilità basate sull’idrogeno verde, estratto grazie a fonti rinnovabili, senza produrre emissioni inquinanti.Sono temi che dovrebbero modificare il nostro modello di vita, perchè dobbiamo difendere la biodiversità, il capitale naturale e agricolo, il suolo, l’aria e l’acqua.Per una buona riuscita ci vuole, però, la partecipazione di tutti, sia centralmente che localmente, cercando di coniugare le scelte non in modo distorto o furbesco o solo politicamente utile.Durante l’Assemblea abbiamo portato diversi esempi che, invece, differiscono da queste scelte nella nostra realtà veneta, ad esempio : i reati ambientali quadruplicati nell’anno 2019, l’inquinamento che ci vede posizionati con cinque città del Veneto tra le peggiori d’Italia , l’assurdo consumo del suolo, ecc.Abbiamo anche costruito una mappa della nostra città, nella quale abbiamo evidenziato le incongruenze rispetto al Piano Nazionale.Come dice sempre Annalena Baerbock , esponente dei Verdi tedeschi, “Il futuro non è qualcosa che accade e basta. E’ nelle nostre mani.”Non resta che rimboccarsi le maniche e agire a favore dell’ambiente.

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