Abbiamo presentato in occasione dell’8 marzo il profilo di giovani e giovanissime impegnate per costruire un futuro sostenibile.Oggi, invece, parliamo di alcune donne che mettono a rischio la loro vita pur di difendere l’ambiente.La prima è una figlia d’arte, si tratta di ANGELA MENDES, leader dell’Alleanza dei Popoli delle Foreste, figlia dell’attivista assassinato CHICO MENDES.Suo padre, sindacalista e ambientalista, è stato assassinato il 22 Dicembre 1988, per la sua lotta in difesa della foresta amazzonica e delle tribù che la abitano.Purtroppo dopo anni di lotte sono ancora 4,5 milioni, le persone colpite nel 2019 dal fumo degli incendi dolosi appiccati nella foresta amazzonica brasiliana. Una combinazione letale, per le popolazioni locali , che si trovano schiacciate tra ” la stagione del fuoco”, il periodo, da luglio a ottobre, in cui chi disbosca illegalmente approfitta delle scarse piogge per appiccare incendi dolosi nella foresta e la tremenda pandemia di Covid 19.Lo Stato brasiliano, inoltre, sta minando l’economia di questi popoli non corrispondendo i sussidi e gli incentivi previsti per le produzioni estrattive (noce brasiliana, gomma naturale,frutta, erbe medicinali, oli essenziali, ecc.).Tre gli interventi promossi da Angela Mendes e dall’Alleanza dei Popoli delle Foreste : 1) il rilancio di nuove forme di ” empates” tecnica non-violenta utilizzata da Chico Mendes e dai suoi compagni di lotta, che si riunivano nei luoghi fisici del disboscamento per dialogare con i lavoratori e convincerli a ritirarsi.2) Proteste alla Camera dei deputati federali a Brasilia per bloccare i progetti che minacciano le riserve indigene.3) Boicottare al Parlamento Europeo, il nuovo accordo commerciale con il Brasile, che avrà un impatto cruciale sul futuro delle foreste brasiliane.La seconda è l’ambientalista MAMA FIKILE NTSHANGASSE del Sudafrica che è stata assassinata lo scorso ottobre, con cinque pallottole sparate da sicari.L’attivista di 65 anni faceva parte dell’organizzazione Mfolozi Community Environmental Justice Organisation (Mcejo) che si batte contro il progetto di espansione della miniera di antracite di Somkhele, gestita dalla società Tandele Coal Mining.I Comitati in difesa dell’ambiente sono stati più volte intimiditi. In un rapporto pubblicato nel 2019, Human Rights Watch ha denunciato che nel Paese gli attivisti, in particolare chi contrasta le attività estrattive, viene continuamente minacciato, subisce violenze fisiche, danneggiamenti alle proprietà e viene anche eliminato, come nel caso di questa attivista.