A MARGHERA UN CENTRO PER RECUPERARE LE TERRE RARE
Marghera è uno strano crocevia:
da un lato si sviluppano esperienze impattanti e regressive, come l’inceneritore di rifiuti urbani, le centrali a carbone e ultimo in ordine di tempo il Progetto Eni Rewind, un investimento di 140 milioni di euro per lo smaltimento di fanghi di depurazione di tutto il Veneto.
dall’altra interventi innovativi, come il superamento del Cracking, le recenti evoluzioni della Raffineria Eni e il Distretto del Riciclo del Veneto.
Proprio all’interno del Distretto, a Fusina, si sta realizzando un centro di economia circolare, grazie a una start up sostenuta da Veritas, per recuperare le terre rare da pannelli fotovoltaici e smartphone.
Ogni anno il Veneto deve riciclare oltre quattromila tonnellate di pannelli fotovoltaici.
Da cento chilogrammi di questi pannelli, se smaltiti e trattati correttamente, è possibile recuperare 69,3 chilogrammi di vetro, 12,3 chilogrammi di alluminio, 3 chilogrammi di celle fotovoltaiche, 0.8 chilogrammi di rame e 2,3 chilogrammi di scatole di giunzione con cavi.
A Fusina all’interno del Green Propulsion Laboratory di Veritas, la START UP 9-TECH sviluppa nuove tecnologie per il recupero di materiali strategici Raee (i rifiuti elettrici ed elettronici) e dai pannelli fotovoltaici.
In questo modo è possibile recuperare anche cobalto e litio dalle batterie e terre rare dagli schermi degli smartphone.
Per volesse approfondire il tema delle terre rare ecco i link alle nostre pubblicazioni di marzo 2021:
https://abitarelaterra.com/…/chi-conosce-le-terre-rare…/
https://abitarelaterra.com/…/chi-conosce-le-terre-rare…/
Veritas, inoltre, è partner di un Progetto Pnnr che prevede la realizzazione di un impianto per il riciclo dei pannelli solari dismessi, con una capacità produttiva di 3.000 tonn/anno, che consentirà di recuperare silicio metallico, vetro e metalli strategici come argento e rame.
Un esempio da seguire ed estendere.
Per info : www.9tech.it